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Antitarlo - Tarlik linea legno

Antitarlo tarlik
Produttore: Italchimici Foligno

Antitarlo protettivo inodore incolore, Tarlix Italchimici Foligno formulato a base di permetrina di solventi isoparaffinici, ideale per la protezione di mobili antichi, sculture lignee, cornici, travature, pavimenti in parquet, tavolame e manufatti artigianali o industriali. Presidio medico n.18727
Prodotto usato dai più noti restauratori italiani, centri di antiquariato, scuole professionali di apprendistato.

Soluzione antitarlo in fustino da lt.1 - 2,5 - 5 - 10

Antitarlo Tarlix Italchimici Foligno
Confezione da Lt.1 Lt.5

Ecco cosa si dice in rete:

TIPI DI TARLO

Tarlo è il nome generico con cui si indicano alcune specie di insetti perforatori del legno, nel quale vivono e si nutrono sia le larve che gli individui adulti.
Il tarlo più diffuso è il Coleottero dei mobili ( Anobium punctatum )che, malgrado il suo nome, non si limita ad assalire soltanto i mobili.
L’insetto adulto, di colore marrone e lungo all’incirca 3 mm.,può introdursi in casa attraverso le finestre aperte, oppure può esservi portato per mezzo di vecchie casette da imballaggio, cestini di vimini o mobili di seconda mano nei quali si sia annidato.
La femmina può deporre fino a 60 uova nelle crepe e fenditure di strutture in legno e nei mobili.
Dopo circa tre settimane di incubazione, le larve escono dalle uova e penetrano nel legno nutrendosene continuamente, per almeno tre anni.
In seguito, praticano piccole cavità in prossimità della superficie, e qui si trovano in crisalidi che, dopo due o tre settimane, diventano coleotteri adulti completamente formati; a questo punto, il coleottero abbandona il legno lasciandosi dietro un caratteristico foro rotondo di circa 2 mm.di diametro.
I fori recenti presentano all’interno il colore del legno bianco e pulito; sulla superficie che circonda il foro si possono notare tracce di polvere di legno.
La presenza di questo tipo di tarlo si può stabilire anche dai caratteristici richiami sessuali a “picchiettio”, detti volgarmente “orologio della morte”.
Il tarlo Xestobium rufovillosum è più raro del precedente, perché non vola ed intacca soltanto il legno duro e vecchio.
Ha un ciclo vitale molto lungo: la larva infatti può vivere nel legno sino a 15 anni, prima di fuoriuscirne, e in tutto questo tempo può provocare danni notevoli.
Altri insetti molto diffusi e dannosi che infettano le opere d’arte, oltre ai Coleotteri, sono gli Isotteri.
All’ordine degli Isotteri appartengono le termiti, insetti lucifugi e quindi particolarmente pericolosi in quanto attaccano il legno in opera scavando numerosissime gallerie, ma lasciando intatta la superficie, e quindi l’oggetto rimane esternamente integro finché non sopraggiunge il suo collasso completo.


TRATTAMENTO TARLI
 
Prima di tutto indossare i guanti di protezione e la maschera a carboni attivi per non respirare le esalazioni del prodotto.
Aprire l''antitarlo, aspirarlo con una siringa e iniettarlo in tutti i fori senza parsimonia; lasciare asciugare e ripetere l''operazione più volte.
Attendere qualche giorno e verificare che sul pavimento non ci siano piccoli mucchi di polvere sintomo della presenza dei tarli. Questo procedimento richiede pazienza ed è molto importante per una buona conservazione del mobile.
Se qualche tarlo è sfuggito al trattamento, il problema si ripresenterà. Per questo motivo è necessario impregnare bene e più volte il legno tarlato con il prodotto.
Un secondo trattamento può essere questo: lasciare il mobile chiuso 15 giorni dentro un nylon perfettamente sigillato con nastro adesivo , lasciando al suo interno delle vaschette aperte contenenti ammoniaca. 

 

Antitarlo Tarlix Italchimici Foligno
Confezione da Lt.1 Lt.5

Ecco cosa si dice in rete:

TIPI DI TARLO

Tarlo è il nome generico con cui si indicano alcune specie di insetti perforatori del legno, nel quale vivono e si nutrono sia le larve che gli individui adulti.
Il tarlo più diffuso è il Coleottero dei mobili ( Anobium punctatum )che, malgrado il suo nome, non si limita ad assalire soltanto i mobili.
L’insetto adulto, di colore marrone e lungo all’incirca 3 mm.,può introdursi in casa attraverso le finestre aperte, oppure può esservi portato per mezzo di vecchie casette da imballaggio, cestini di vimini o mobili di seconda mano nei quali si sia annidato.
La femmina può deporre fino a 60 uova nelle crepe e fenditure di strutture in legno e nei mobili.
Dopo circa tre settimane di incubazione, le larve escono dalle uova e penetrano nel legno nutrendosene continuamente, per almeno tre anni.
In seguito, praticano piccole cavità in prossimità della superficie, e qui si trovano in crisalidi che, dopo due o tre settimane, diventano coleotteri adulti completamente formati; a questo punto, il coleottero abbandona il legno lasciandosi dietro un caratteristico foro rotondo di circa 2 mm.di diametro.
I fori recenti presentano all’interno il colore del legno bianco e pulito; sulla superficie che circonda il foro si possono notare tracce di polvere di legno.
La presenza di questo tipo di tarlo si può stabilire anche dai caratteristici richiami sessuali a “picchiettio”, detti volgarmente “orologio della morte”.
Il tarlo Xestobium rufovillosum è più raro del precedente, perché non vola ed intacca soltanto il legno duro e vecchio.
Ha un ciclo vitale molto lungo: la larva infatti può vivere nel legno sino a 15 anni, prima di fuoriuscirne, e in tutto questo tempo può provocare danni notevoli.
Altri insetti molto diffusi e dannosi che infettano le opere d’arte, oltre ai Coleotteri, sono gli Isotteri.
All’ordine degli Isotteri appartengono le termiti, insetti lucifugi e quindi particolarmente pericolosi in quanto attaccano il legno in opera scavando numerosissime gallerie, ma lasciando intatta la superficie, e quindi l’oggetto rimane esternamente integro finché non sopraggiunge il suo collasso completo.


TRATTAMENTO TARLI
 
Prima di tutto indossare i guanti di protezione e la maschera a carboni attivi per non respirare le esalazioni del prodotto.
Aprire l''antitarlo, aspirarlo con una siringa e iniettarlo in tutti i fori senza parsimonia; lasciare asciugare e ripetere l''operazione più volte.
Attendere qualche giorno e verificare che sul pavimento non ci siano piccoli mucchi di polvere sintomo della presenza dei tarli. Questo procedimento richiede pazienza ed è molto importante per una buona conservazione del mobile.
Se qualche tarlo è sfuggito al trattamento, il problema si ripresenterà. Per questo motivo è necessario impregnare bene e più volte il legno tarlato con il prodotto.
Un secondo trattamento può essere questo: lasciare il mobile chiuso 15 giorni dentro un nylon perfettamente sigillato con nastro adesivo , lasciando al suo interno delle vaschette aperte contenenti ammoniaca. 

 

Antitarlo protettivo inodore incolore, Tarlix Italchimici Foligno formulato a base di permetrina di solventi isoparaffinici, ideale per la protezione di mobili antichi, sculture lignee, cornici, travature, pavimenti in parquet, tavolame e manufatti artigianali o industriali. Presidio medico n.18727
Prodotto usato dai più noti restauratori italiani, centri di antiquariato, scuole professionali di apprendistato.

Soluzione antitarlo in fustino da lt.1 - 2,5 - 5 - 10

Antitarlo Tarlix Italchimici Foligno
Confezione da Lt.1 Lt.5

Ecco cosa si dice in rete:

TIPI DI TARLO

Tarlo è il nome generico con cui si indicano alcune specie di insetti perforatori del legno, nel quale vivono e si nutrono sia le larve che gli individui adulti.
Il tarlo più diffuso è il Coleottero dei mobili ( Anobium punctatum )che, malgrado il suo nome, non si limita ad assalire soltanto i mobili.
L’insetto adulto, di colore marrone e lungo all’incirca 3 mm.,può introdursi in casa attraverso le finestre aperte, oppure può esservi portato per mezzo di vecchie casette da imballaggio, cestini di vimini o mobili di seconda mano nei quali si sia annidato.
La femmina può deporre fino a 60 uova nelle crepe e fenditure di strutture in legno e nei mobili.
Dopo circa tre settimane di incubazione, le larve escono dalle uova e penetrano nel legno nutrendosene continuamente, per almeno tre anni.
In seguito, praticano piccole cavità in prossimità della superficie, e qui si trovano in crisalidi che, dopo due o tre settimane, diventano coleotteri adulti completamente formati; a questo punto, il coleottero abbandona il legno lasciandosi dietro un caratteristico foro rotondo di circa 2 mm.di diametro.
I fori recenti presentano all’interno il colore del legno bianco e pulito; sulla superficie che circonda il foro si possono notare tracce di polvere di legno.
La presenza di questo tipo di tarlo si può stabilire anche dai caratteristici richiami sessuali a “picchiettio”, detti volgarmente “orologio della morte”.
Il tarlo Xestobium rufovillosum è più raro del precedente, perché non vola ed intacca soltanto il legno duro e vecchio.
Ha un ciclo vitale molto lungo: la larva infatti può vivere nel legno sino a 15 anni, prima di fuoriuscirne, e in tutto questo tempo può provocare danni notevoli.
Altri insetti molto diffusi e dannosi che infettano le opere d’arte, oltre ai Coleotteri, sono gli Isotteri.
All’ordine degli Isotteri appartengono le termiti, insetti lucifugi e quindi particolarmente pericolosi in quanto attaccano il legno in opera scavando numerosissime gallerie, ma lasciando intatta la superficie, e quindi l’oggetto rimane esternamente integro finché non sopraggiunge il suo collasso completo.


TRATTAMENTO TARLI
 
Prima di tutto indossare i guanti di protezione e la maschera a carboni attivi per non respirare le esalazioni del prodotto.
Aprire l''antitarlo, aspirarlo con una siringa e iniettarlo in tutti i fori senza parsimonia; lasciare asciugare e ripetere l''operazione più volte.
Attendere qualche giorno e verificare che sul pavimento non ci siano piccoli mucchi di polvere sintomo della presenza dei tarli. Questo procedimento richiede pazienza ed è molto importante per una buona conservazione del mobile.
Se qualche tarlo è sfuggito al trattamento, il problema si ripresenterà. Per questo motivo è necessario impregnare bene e più volte il legno tarlato con il prodotto.
Un secondo trattamento può essere questo: lasciare il mobile chiuso 15 giorni dentro un nylon perfettamente sigillato con nastro adesivo , lasciando al suo interno delle vaschette aperte contenenti ammoniaca. 

 

Antitarlo Tarlix Italchimici Foligno
Confezione da Lt.1 Lt.5

Ecco cosa si dice in rete:

TIPI DI TARLO

Tarlo è il nome generico con cui si indicano alcune specie di insetti perforatori del legno, nel quale vivono e si nutrono sia le larve che gli individui adulti.
Il tarlo più diffuso è il Coleottero dei mobili ( Anobium punctatum )che, malgrado il suo nome, non si limita ad assalire soltanto i mobili.
L’insetto adulto, di colore marrone e lungo all’incirca 3 mm.,può introdursi in casa attraverso le finestre aperte, oppure può esservi portato per mezzo di vecchie casette da imballaggio, cestini di vimini o mobili di seconda mano nei quali si sia annidato.
La femmina può deporre fino a 60 uova nelle crepe e fenditure di strutture in legno e nei mobili.
Dopo circa tre settimane di incubazione, le larve escono dalle uova e penetrano nel legno nutrendosene continuamente, per almeno tre anni.
In seguito, praticano piccole cavità in prossimità della superficie, e qui si trovano in crisalidi che, dopo due o tre settimane, diventano coleotteri adulti completamente formati; a questo punto, il coleottero abbandona il legno lasciandosi dietro un caratteristico foro rotondo di circa 2 mm.di diametro.
I fori recenti presentano all’interno il colore del legno bianco e pulito; sulla superficie che circonda il foro si possono notare tracce di polvere di legno.
La presenza di questo tipo di tarlo si può stabilire anche dai caratteristici richiami sessuali a “picchiettio”, detti volgarmente “orologio della morte”.
Il tarlo Xestobium rufovillosum è più raro del precedente, perché non vola ed intacca soltanto il legno duro e vecchio.
Ha un ciclo vitale molto lungo: la larva infatti può vivere nel legno sino a 15 anni, prima di fuoriuscirne, e in tutto questo tempo può provocare danni notevoli.
Altri insetti molto diffusi e dannosi che infettano le opere d’arte, oltre ai Coleotteri, sono gli Isotteri.
All’ordine degli Isotteri appartengono le termiti, insetti lucifugi e quindi particolarmente pericolosi in quanto attaccano il legno in opera scavando numerosissime gallerie, ma lasciando intatta la superficie, e quindi l’oggetto rimane esternamente integro finché non sopraggiunge il suo collasso completo.


TRATTAMENTO TARLI
 
Prima di tutto indossare i guanti di protezione e la maschera a carboni attivi per non respirare le esalazioni del prodotto.
Aprire l''antitarlo, aspirarlo con una siringa e iniettarlo in tutti i fori senza parsimonia; lasciare asciugare e ripetere l''operazione più volte.
Attendere qualche giorno e verificare che sul pavimento non ci siano piccoli mucchi di polvere sintomo della presenza dei tarli. Questo procedimento richiede pazienza ed è molto importante per una buona conservazione del mobile.
Se qualche tarlo è sfuggito al trattamento, il problema si ripresenterà. Per questo motivo è necessario impregnare bene e più volte il legno tarlato con il prodotto.
Un secondo trattamento può essere questo: lasciare il mobile chiuso 15 giorni dentro un nylon perfettamente sigillato con nastro adesivo , lasciando al suo interno delle vaschette aperte contenenti ammoniaca. 

 

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